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La Ballata di Woizzecco

Orario: 20:45 - Ingresso: 15,00 €

woizzecco

dal 19 al 22 dicembre - ore 20.45

AstorriTintinelli
La Ballata di Woizzecco

genere: precipizio vertiginoso

di e con Alberto Astorri e Paola Tintinelli

Una nuova versione del primo spettacolo che ha visto nascere il sodalizio artistico di Alberto Astorri e Paola Tintinelli. La Ballata di Woizzecco è la rilettura del Woyzeck di Büchner che nelle mani della “coppia cult dell’underground milanese” diventa la storia di una battaglia e insieme di una resistenza, una vertigine sulla disumanizzazione che nella bocca del secolo XX ci ha inghiottiti tutti quanti.
In una giostra di baraccone, una sorta di ring, avamposto e fortino dove l’esibizione diventa perpetua, Woizzecco traballa, gira a vuoto, inciampa sulla scena per darsi a una danza contro la propria esistenza.

Note di AstorriTintinelli

La ballata di Woizzecco nasce da una nostra passione per G. Buchner e in particolare per il suo Woyzeck a cui questo spettacolo fa riferimento. Il Woyzeck: quello che è tra gli ultimi e corre la terra come fosse una lama di rasoio, quello che per guadagnare la vita obbedisce alle marce della guerra, quello che per sottrarsi alla miseria si riduce a cavia e provetta per la scienza,quello che è sempre sull’orlo di un precipizio perché sente il mondo che s’infuoca e il vuoto dentro, quello che uccide la propria donna nella tragedia della disperazione e della gelosia.

In questo nostro lavoro tutto ciò si rimette in movimento dentro una giostra di baraccone, una sorta di ring, avamposto e fortino dove l’esibizione diventa perpetua.
Così Woyzeck veste i panni di un cavallino astronomico, animalità soppressa dal raziocinio e diventa Woizzecco; si espone nelle vesti dell’imbonitore del baraccone, “raissoneur” dell’opera e aguzzino  esemplare, che non solo porta su di se i corpi e la memoria degli altri personaggi buchneriani, il Capitano, il Dottore, Marie, il Tamburmaggiore.
E’ la stanza di reclusione di una veglia funebre dove si è costretti a rimanere con i propri morti e far con i loro resti la storia daccapo. L’assolo si rompe su due corpi, il suonatore e il suo strumento, il domatore e la sua fiera perché la tragedia si fa di un legaccio che ci annoda ad altri di cui decidiamo e da cui siamo decisi. Woizzecco traballa, gira a vuoto, inciampa sulla scena per darsi ad una danza contro la propria esistenza che non muore e lo condanna ad esibirsi nell’incrinatura, nell’assassinio, atto opaco che lo guida e lo decide.

Eccellentissimo pubblico,
la ballata di Woizzecco è la storia di una battaglia e insieme di una resistenza,
una vertigine sulla disumanizzazione che nella bocca del secolo XX ci ha inghiottiti tutti quanti.
Siamo giunti oggi alla questione fondamentale del rapporto tra il soggetto e l’oggetto:
“se prendiamo una sola delle cose
in cui si manifesta ad alto livello l’autoaffermazione organica del divino
e ne esaminiamo i rapporti con lo spazio, con la terra, con il sistema planetario,”
ebbene signori, se prendiamo questo uomo, questa cavallinità insopprimibile
e lo mettiamo sull’orlo di un precipizio nero,
e lo facciamo precipitare,
come si comporterà “questa entità nei confronti del centrum gravitazionis e del proprio istinto?”.
C’è qualcuno che voglia venire a salutarci dal buco nero?

Alberto  e Paola

Ingresso: 15€ - ridotto 12€
Prenotazione consigliata
Ingresso riservato ai soci
> Tesseramento gratuito ma necessario: http://www.tesseramentocontraddizione.it

Non è possibile tesserarsi al momento; la tessera va richiesta almeno un giorno prima dell'evento.

Infoline e prenotazioni: 025462155 - prenotazioni@teatrodellacontraddizione.it

carta del docente